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CRT
Cooperativa Ricerca
sul
Territorio

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Cooperativa Ricerca
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Territorio

CRT
Cooperativa
Ricerca sul
Territorio
Via del Fosso di Dragoncello 168 - 172
00124 Roma
tel. 06 5650609 - 065651764
cell. 338 2074283 - 3332266927
crt.ecomuseo@gmail.com

ECOMUSEO DEL LITORALE ROMANO

stagnomodificato

LA CRT - L'ENTE FONDATORE

 

 

LE ORIGINI, LA STORIA

 

La CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio è un organismo privato fondato ad Ostia Antica nel 1978 con lo scopo di promuovere il recupero, lo studio, l’archiviazione e la valorizzazione del patrimonio storico-antropologico del territorio.

Il gruppo di ricercatori che ha dato vita alla CRT ha impiegato fin dagli inizi metodologie di ricerca interdisciplinari e tecniche multimediali di rilevamento, che hanno consentito di raggiungere notevoli risultati scientifici e di ricostruire in modo originale e sistematico i caratteri e le identità del territorio oggetto di studio. Fin dalla fine degli anni 70 Sono state attivate varie indagini d’archivio e sul campo allo scopo di documentare l’evoluzione storica, fisica e antropica del territorio, nonché osservazioni e raccolte di dati sul contemporaneo.

In particolare la CRT, potendo contare su un gruppo di ricercatori impegnati in diverse discipline storico-sociali, si è distinta negli anni che ci separano dalla sua nascita in un paziente lavoro di documentazione del patrimonio culturale e ambientale del Litorale di Roma, di quell'area geografica, cioè, compresa fra Castel Fusano e Passoscuro e che abbraccia la porzione di Campagna Romana solcata dalla Foce del Tevere.

Questo territorio, geograficamente definito, conserva evidenti le tracce della propria storia millenaria. Dagli scavi archeologici di Ostia Romana agli aspetti geomorfologici del delta tiberino, della storia dei primi insediamenti e dello sviluppo urbanistico contemporaneo, fino all'intreccio di relazioni antropologiche scaturite fra i gruppi umani, l'agro ostiense rappresenta il luogo ideale per ricostruire gli anelli diacronici delle esperienze vissute dalla popolazione della zona nel corso del tempo.

Il lavoro svolto sino ad oggi ha prodotto una considerevole mole di materiali documentari, attività culturali, strutture archivistiche ed altro che, nell’insieme, costituiscono un ragguardevole patrimonio sotto il profilo della conoscenza storica e ambientale del territorio.

I documenti raccolti e prodotti nel corso degli studi hanno consentito la creazione di diversi archivi storici, mentre i dati emersi dalle ricerche sono stati impiegati nella realizzazione di una serie di programmi: mostre documentarie, manifestazioni, incontri, seminari, corsi di formazione e di aggiornamento, pubblicazioni a stampa, audiovisivi, film di ricerca e documentazione, attività di didattica sociale e scolastica.

Le attività sul territorio, sin dall’inizio, hanno privilegiato l’impiego di una specifica metodologia atta a diffondere la conoscenza dell’ambiente antropizzato presso la popolazione residente.

Dalla fine degli anni 80, la CRT si è dedicata alla progettazione e alla realizzazione dell’Ecomuseo del Litorale Romano, progetto di ecomusealizzazione del litorale romano previsto in quattro poli espositivi tematici e percorsi sul territorio. Fino all’anno 2018, di questi sono stati realizzati Il Polo Ostiense e il Polo di Maccarese e indicati i Percorsi Ecomuseali, mentre è in fase di progettazione il terzo Polo Virtuale Portuense.

Dagli anni 90 la CRT ha esteso il suo raggio di azione nel territorio di Ravenna e provincia, per ricerche specifiche sul tema della cooperazione.

Per la sua attività senza fine di lucro volta alla diffusione della conoscenza storica del delta tiberino, la CRT e i suoi esponenti hanno ricevuto diversi riconoscimenti da enti pubblici e privati locali, nazionali e internazionali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STUDI, RICERCHE PRODUZIONI

Fino agli anni 70 del secolo scorso, gli studi complessivi delle vicende relative alla storia antica e moderna del Litorale Romano erano stati pochi ed isolati. La costituzione della Cooperativa Ricerca sul Territorio è scaturita proprio dalla constatazione di questa carenza e dalla programmatica volontà di svolgere in modo sistematico e continuativo ricerche storiche etnografiche e ambientali finalizzate alla ricostruzione dell’evoluzione fisica e dell’identità storico-antropologica del Litorale Romano.

Cinque sono i programmi generali di studio avviati fino ad oggi: PRIAMO (Programma di Rilevamento e l’Archiviazione Multimediale della Memoria Ostiense e del Litorale Romano); Alle Foci del Tevere, Memoria e Ambiente del Litorale Romano (programma di produzione audiovisuale dell’immagine storica del territorio); Archivio delle Genti (la storia del territorio in epoca contemporanea raccolta attraverso la memoria personale dei testimoni degli eventi); Progetto Vie (Programma di studio e progetto di percorsi di turismo culturale nell’area della Via Portuense); Progetto Ecomuseo del Litorale Romano, per la creazione di un sistema multipolare di ecomusei alla foce del Tevere.

Da questi programmi sono nate numerose ricerche, alcune delle quali da molti anni ancora in atto. La Ricerca Storico Ambientale sul Delta Tiberino, (indagine multidisciplinare sul territorio, dalla formazione geologica ai giorni nostri; Romagnoli di Ostia (Ricerca interdisciplinare e multimediale per il 1° Centenario della Bonifica del Litorale Romano; La Portualità alle foci del Tevere (Ricerca documentaria sulla storia della portualità antica e moderna; La nascita e lo sviluppo del Lido (Ricerca sui caratteri originari del Lido di Ostia dalla sua nascita la seconda guerra mondiale; La Revisione Topostoriografica dell’Antico Litorale Romano (Revisione delle ipotesi innovative sulle origini e i siti degli antichi insediamenti; Storie della Malaria sul Litorale Romano; Il Censimento dei Siti di interesse storico e ambientale del Litorale Romano (Per la realizzazione delle Videoguide ai Beni Ambientali e Cultural); La Memoria Storica dell’Area Portuense-Aurelia.

Dagli anni 90 dello scorso secolo la CRT ha svolto ricerche anche nel territorio di Ravenna e provincia, per raccogliere la testimonianza della storia della nascita e dello sviluppo della cooperazione.

I programmi di ricerca hanno affrontato dunque i temi più diversi in prospettive contigue fra loro: evoluzione fisica del territorio; ambiente naturale e sue vocazioni naturali, insediamenti umani antichi, moderni contemporanei, portualità e marineria, fenomeni migratori, lavoro tradizionale, storia del movimento operaio, storia della cooperazione, storia della malaria e della lotta antimalarica, bonifiche idrauliche e agrarie, architettura e urbanistica.

La specificità e le potenzialità espresse dal territorio hanno orientato la CRT a strutturarsi secondo modelli operativi che affrontano le problematiche emergenti con competenze professionali specialistiche e interdisciplinari al tempo stesso.

L'attività di indagine e di documentazione si avvale di strumenti e di tecniche che vanno dalla tradizionale ricerca bibliografico-archivistica alla più moderna produzione di materiali iconografici e audiovisivi. La multimedialità dell'approccio scientifico, sperimentata fin dal nascere del sodalizio, consente di cogliere i fenomeni nei loro diversi aspetti e, soprattutto di riproporli attraverso linguaggi espressivi differenti, il cui uso può di volta in volta caratterizzarsi in funzione ermeneutica, didattica, divulgativa, di stimolo sociale. Tra gli obiettivi primari della CRT, infatti, c'è l'organizzazione dei documenti raccolti e dei risultati delle ricerche in base a criteri di fruibilità pubblica, tali da consentire il coinvolgimento di soggetti sociali differenziati, che appaiono, per diverse ragioni sradicati dal patrimonio storico-culturale del territorio di residenza.

Tutte le ricerche sono state accompagnate dalla presenza costante del mezzo cinematografico e successivamente video. Tale impiego tecnologico ha consentito di produrre nuova documentazione audiovisiva sui temi affrontati e di testimoniare, senza soluzione di continuità, la metodologia progressiva della ricerca in atto. I materiali sono stati poi impiegati per la realizzazione di film documentari che, per i loro caratteri, costituiscono un unicum nella produzione cinematografica e video italiana.

 

 

 

 

 

 

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